Oltre alla rimasterizzazione dell’aspetto video, anche l’audio viene rimasterizzato utilizzando software come Pro Tools per rimuovere il rumore di fondo e aumentare il volume dei dialoghi in modo che quando gli attori parlano siano più facili da capire e sentire. Anche gli effetti audio vengono aggiunti o migliorati, così come il suono surround, che permette di distribuire gli elementi della colonna sonora tra più altoparlanti per un’esperienza più coinvolgente.

Un esempio di film restaurato è il film del 1939 Il mago di Oz. Le parti a colori di Oz sono state girate con il processo Technicolor a tre strisce, che negli anni ’30 produceva tre negativi in bianco e nero creati da filtri di luce rossa, verde e blu che venivano usati per stampare le porzioni di ciano, magenta e giallo della stampa finale della risposta della pellicola a colori. Questi tre negativi sono stati scannerizzati individualmente in un sistema informatico, dove le immagini digitali sono state colorate e combinate usando un software proprietario.

I dischi ciano, magenta e giallo avevano subito un restringimento nel corso dei decenni, e il software usato nel restauro ha mortificato tutti e tre i dischi nel corretto allineamento. Il software è stato anche utilizzato per rimuovere la polvere e i graffi dalla pellicola copiando i dati, per esempio, dai dischi ciano e giallo per correggere un’imperfezione nel disco magenta. Il restauro del film ha permesso di vedere precisi dettagli visivi non visibili nelle precedenti versioni domestiche: per esempio, quando lo Spaventapasseri dice “Ho un cervello”, si nota la tela di iuta sulle sue guance. Prima del restauro non era possibile vedere un rivetto tra gli occhi dell’Uomo di Latta.

Gli spettacoli che sono stati girati e montati interamente su pellicola, come Star Trek: The Original Series, non possono essere rilasciati in alta definizione senza essere ri-scansionati dalle registrazioni originali. Anche alcuni effetti speciali sono stati aggiornati per apparire meglio in alta definizione. I programmi realizzati tra i primi anni ’80 e i primi anni 2000 sono stati generalmente girati su pellicola, poi trasferiti su cassetta e poi montati nativamente in NTSC o PAL, rendendo i trasferimenti in alta definizione letteralmente impossibili in quanto la risoluzione in definizione standard è stata inserita nei tagli finali degli episodi. Star Trek: The Next Generation è l’unico show di questo tipo che ha ricevuto una versione Blu-Ray. Il processo di realizzazione delle versioni in alta definizione degli episodi di TNG ha richiesto il reperimento dei filmati originali, la loro scansione in un computer ad alta definizione, il ri-editing digitale degli episodi da zero e il nuovo rendering degli effetti visivi, un lavoro straordinariamente impegnativo che è costato alla Paramount oltre 12 milioni di dollari. Il progetto fu un fallimento finanziario e portò la Paramount a decidere molto fermamente di non dare a Deep Space Nine e Voyager lo stesso trattamento.

CriticaModifica

I film rimasterizzati sono stati oggetto di critiche. Quando il film Predator di Arnold Schwarzenegger è stato rimasterizzato, si è ritenuto che il processo fosse eccessivo, con il risultato che la pelle di Schwarzenegger appariva cerea. Oltre alle lamentele sull’aspetto dell’immagine, ci sono state altre lamentele sulla correzione digitale. Una lamentela degna di nota viene dalla versione rimasterizzata del 2002 di E.T. the Extra-Terrestrial (1982), dove il regista Steven Spielberg ha sostituito le pistole nelle mani della polizia e degli agenti federali con dei walkie talkie. Una successiva edizione del 30° anniversario uscita nel 2012 ha visto il ritorno della scena originale.

L’animatore canadese John Kricfalusi (di fama The Ren & Stimpy Show) è diventato un critico prominente della rimasterizzazione digitale, in particolare per quanto riguarda i suoi effetti sull’animazione occidentale. Nel suo blog “John K. Stuff”, ha ammonito le rimasterizzazioni per l’eccessiva saturazione dei colori e la nitidezza delle linee fino al punto di far sanguinare i colori (tra le altre critiche). Nel suo blog ha descritto la rimasterizzazione come “rovina digitale” e “distruzione digitale”.

VideogiochiModifica

Altre informazioni: Video game remake § Remaster

Un confronto tra Halo: Combat Evolved (sinistra) e Halo: Combat Evolved Anniversary (destra) con grafica ridisegnata. Anniversary presenta sia la vecchia che la nuova grafica nel gioco con una funzione di scambio di grafica.

Remasterizzare un videogioco è più difficile che rimasterizzare un film o una registrazione musicale perché la grafica del videogioco mostra la sua età. Questo può essere dovuto a una serie di fattori, in particolare risoluzioni più basse e motori di rendering meno complicati al momento dell’uscita.

I moderni monitor per computer e i televisori ad alta definizione tendono ad avere risoluzioni più alte e rapporti d’aspetto diversi rispetto ai monitor/televisori disponibili quando il videogioco è uscito. A causa di questo, i giochi classici che vengono rimasterizzati hanno tipicamente la loro grafica resa a risoluzioni più alte. Un esempio di un gioco che ha avuto la sua grafica originale resa a risoluzioni più alte è Hitman HD Trilogy, che contiene due giochi con grafica ad alta risoluzione: Hitman 2: Silent Assassin e Hitman: Contracts. Entrambi sono stati originariamente rilasciati su PC, PlayStation 2 e Xbox. La risoluzione originale era di 480p su Xbox, mentre la risoluzione rimasterizzata è visualizzata a 720p su Xbox 360. C’è un certo dibattito riguardo al fatto che la grafica di un vecchio gioco a risoluzioni più alte faccia sembrare un videogioco migliore o peggiore dell’opera d’arte originale, con paragoni fatti con la colorazione dei film in bianco e nero.

Più significativo della bassa risoluzione è l’età del motore di gioco originale e la semplicità dei modelli 3D originali. I vecchi computer e le console per videogiochi avevano una velocità di rendering 3D limitata, il che richiedeva una geometria semplice degli oggetti 3D, come le mani umane senza dita individuali ma modellate come un guanto, mentre le mappe avevano un aspetto decisamente grosso e senza superfici con curve morbide. I computer più vecchi avevano anche meno memoria per le texture degli ambienti 3D, richiedendo immagini bitmap a bassa risoluzione che appaiono visibilmente pixelate o sfocate se viste ad alta risoluzione. (Alcuni dei primi giochi 3D, come la versione 1993 di DOOM, usavano solo un’immagine bidimensionale animata che veniva ruotata per essere sempre rivolta verso il personaggio del giocatore, piuttosto che tentare di rendere in 3D gli oggetti dello scenario altamente complessi o i nemici). Di conseguenza, a seconda dell’età del gioco originale, se gli originali non sono compatibili con la nuova tecnologia per un remaster, è spesso necessario rifare o rimodellare le risorse grafiche. Un esempio di un gioco che ha avuto la sua grafica ridisegnata è Halo: Combat Evolved Anniversary, mentre le informazioni di base sul personaggio e sul livello sono esattamente le stesse di Halo: Combat Evolved.

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