Q: Il tuo articolo su “testa d’albero” solleva una domanda interessante: che mi dici del termine navale “testa” come luogo di defecazione?

A: Quando la parola “testa” fu usata per la prima volta in senso nautico in epoca anglosassone (scritto heafod in inglese antico), si riferiva alla polena di una nave.

Nel 1400, il termine “testa” o “testa di barca” era usato per riferirsi alla parte anteriore o alla prua di una nave, barca o altra imbarcazione, secondo l’Oxford English Dictionary.

Come ha fatto la parola “testa” a indicare una toilette su una nave? Probabilmente l’avrete già capito. Il termine si riferiva a una toilette nella prua di una nave.

Il primo esempio di questo uso nell’OED è da A Cruising Voyage Round the World, un libro del 1712 del capitano di mare inglese Woodes Rogers: “

Ecco una citazione da The Adventures of Roderick Random, un romanzo del 1748 di Tobias Smollett: “Il pazzo … colse l’occasione, mentre il centauro lo assisteva alla testa, di saltare in mare.”

L’esempio più recente dell’uso nell’OED è da The Last Heathen (2004), il libro di memorie di Charles Montgomery su un viaggio in Melanesia per vedere la zona visitata dal suo bisnonno missionario nel XIX secolo:

“Il pavimento era una pasta scivolosa di olio, sputo, insetti schiacciati, e un liquame inquietante che filtrava dalla testa della nave.”

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