Candle Cove era uno show televisivo sperimentale americano di marionette, rivolto ai bambini. Originariamente doveva chiamarsi “Pirate Place”.

Prodotto localmente a Ironton, Ohio, lo show si pubblicizzava come un modesto tentativo di gestire contenuti educativi d’avanguardia attraverso nuove tecniche, sia visive che artistiche e tecniche.

A quanto pare era vagamente basato su un racconto chiamato “The Nickerbocker’s Tale” del 1767.

Anteprime

Il primo annuncio di Candle Cove fu fatto il 14 maggio 1968, ad un programma locale di TV-News, in una cronaca sull’educazione in città. Si tenne un’intervista al dipartimento di Arti Visive dell’Università dell’Ohio con due studentesse di nome Caroline Barker e Mary Prescott, che si rivelarono lavorare ad un progetto di show televisivo che coinvolgeva le marionette chiamato Candle Cove; secondo Barker e Prescott, furono loro ad essere incaricate di costruire le marionette; durante il documentario, furono fatte alcune riprese di disegni di marionette, bozze e persino marionette non finite.

Il 12 gennaio 1971, la Nota Cultura e Arti della Rete Locale fece il primo annuncio della prima di Candle Cove in un’intervista di 12 minuti con il produttore esecutivo dello show, Tom Thrives, e il regista del primo episodio dello show, Lynn Huntington. Nel loro discorso, Candle Cove è stato un progetto che ha richiesto 5 anni di sviluppo, e ci si aspettava che portasse “Kids and Educational Ohio TV” ai vertici nazionali. Il resto dello show dopo il pilota fu diretto da Emerson Grimes.

Episodio Pilota (1971)

Il lancio fu molto atteso sia dai bambini che dagli adulti, e molti critici educativi si aspettavano di scrivere una recensione del primo episodio. Ha debuttato su Canale 58 in prima serata (7 PM) il 19 gennaio, con uno spettacolo dal vivo in cui venivano presentati i personaggi principali e il concetto dello show. Quello speciale di 20 minuti (16 minuti in tempo reale, con un taglio al minuto 14:20 per includere la pubblicità) si chiamava “Welcome to Our Happy Ship” ed era accompagnato da un pubblico dal vivo.

Le prime recensioni dell’episodio pilota furono miste. La maggior parte dei critici riconobbe nei personaggi un atteggiamento “potenzialmente scaldacuore”, ma si lamentarono dell’aspetto “economico” e “realistico” dei pupazzi, con Alexis tanner di The Ironton Reporter che li definì “inquietantemente umani” e “morbosi”. Altri commentatori hanno liquidato l’aspetto “cattivo” dei pupazzi dicendo che lo spettacolo stava “giocando con le sue stesse regole” e lo hanno considerato “plausibile” dato che lo scopo era “piegare fantasia e realtà in modo integrale”.

Talinka Staropoli, Ph. D. dell’Ohio University Southern Campus, si riferì allo show come “una genuina proposta originale” e predisse un buon futuro per lo show.

Stagione Uno (1971-1972)

Seguendo alcune buone recensioni del pilota, fu rapidamente approvata una “prima stagione” completa per lo show composta da 9 episodi, che dovevano essere prodotti settimanalmente. Tuttavia, lo show fu spinto ad un orario più adeguato per i bambini, subito dopo il notiziario locale, alle 16:30. Nessun altro episodio fu trasmesso in diretta. Invece, furono presentati con due tagli commerciali, precedentemente registrati.

Stagione Due (1972)

La seconda stagione di Candle Cove fu trasmessa l’anno dopo la prima, e consisteva di tre episodi aggiuntivi ai nove standard, portando il conteggio totale a dodici episodi nella seconda stagione, e ventuno episodi totali in tutta la serie. Non ci sono stati grandi cambiamenti nella struttura degli spettacoli e si è continuato con gli stessi temi. Stranamente, in questo periodo gli ultimi episodi non sono stati ampiamente trasmessi a causa di ragioni non rivelate. Questo passò generalmente inosservato e indiscusso, portando alla convinzione che ci fossero stati solo 9 episodi. La stagione includeva anche il presunto “episodio delle urla”.

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