Ci sono diverse teorie sulle origini e l’etimologia delle Scotch eggs, e nessuna conclusione definitiva. L’Oxford English Dictionary dà il primo esempio del nome nel 1809, in un’edizione di Maria Rundell’s A New System of Domestic Cookery. La ricetta è apparsa nella prima edizione dello stesso libro nel 1805. A quel tempo non avevano uno strato di briciole di pane, anche se nel 1861 Isabella Beeton lo suggeriva come opzione. L’Oxford Companion to Food ipotizza che l’origine possa essere il koftas indiano.
Come articolo freddo, il grande magazzino londinese Fortnum & Mason sostiene di aver inventato le uova scozzesi nel 1738, come spuntino per i viaggiatori, ma basandosi su materiale d’archivio ormai perduto. Fortnum & Mason ha certamente reso popolari le uova scozzesi, includendo il prodotto alimentare come parte di vari cesti. Si ritiene generalmente che le uova scozzesi derivino a loro volta dal cibo che gli inglesi incontrarono nel Raj, incluso un piatto Mughlai chiamato nargisi kofta (“polpette di Narciso”).
Altre affermazioni includono che il nome derivi da un soprannome usato dai londinesi che vivevano intorno alla Wellington Barracks dopo gli ufficiali delle Scots Guards di stanza lì, e che svilupparono un gusto per lo snack. Secondo Culinary Delights of Yorkshire, hanno avuto origine a Whitby, Yorkshire, Inghilterra, nel XIX secolo, e originariamente erano ricoperti di pasta di pesce piuttosto che di carne di salsiccia. Si suppone che abbiano preso il nome da William J. Scott & Sons, un noto ristorante che li vendeva. Tuttavia, la data non corrisponde all’uso noto del termine almeno 75 anni prima. È stato anche suggerito che originariamente erano chiamate uova “scorch”, in quanto venivano cucinate su una fiamma aperta, anche se secondo le ricette sopravvissute erano fritte nello strutto. Anche lo “scotching” come processo culinario è talvolta citato come origine, anche se ciò che era lo “scotching” è aperto all’interpretazione, dall’inclusione di acciughe alla semplice tritatura della carne. Un’ulteriore confusione è aggiunta dal grande commercio di uova dalla Scozia nel 19° secolo, che a volte comportava l’immersione delle uova in una polvere di calce, un processo probabilmente conosciuto anche come ‘scotching’.