Ginjinha è un liquore dolce unico in Portogallo, fatto aggiungendo piccole amarene, note come ginja, al brandy portoghese (aguardente, che si traduce vagamente come acqua di fuoco!) Questa miscela, insieme ad alcuni zuccheri e altri ingredienti, viene lasciata in infusione in modo simile al gin prugnolo, e produce una ricca bevanda rosso rubino. Si gusta sia come aperitivo che come digestivo, o quando si vuole.

Ginjinha d’Obidos

La Ginjinha è associata a tre luoghi in Portogallo in particolare. Le città di Óbidos e Alcobaça hanno una produzione che risale al XIX secolo e alla coltivazione locale dell’essenziale frutto della ginja. Ognuno ha la propria ricetta: Nel caso di Alcobaça sono i monaci cistercensi, per i quali il famoso monastero fu costruito nel XII secolo, che hanno il merito di aver perfezionato la loro miscela di soli ingredienti naturali. Nella città medievale di Óbidos, diverse imprese familiari si contendono il titolo di ‘il’ Ginja de Óbidos, e la ricetta è di nuovo legata alle antiche pratiche di un ordine religioso. Ciò che dà alla ginjina di Óbidos un vantaggio, tuttavia, è che viene servita in tazze di cioccolato commestibili!

Detto questo, per quella che molti affermano essere la quintessenza dell’esperienza della ginjinha, bisogna andare in uno dei minuscoli bar con la facciata aperta tipo ‘hole-in-the-wall’ nel centro di Lisbona dove si chiede una ‘com elas’ o ‘sem elas’, cioè con o senza la frutta nel bicchiere. Con solo abbastanza spazio per circa 4 clienti in piedi, si porta il minuscolo bicchiere fuori, ci si riunisce con altri bevitori di ginja, sia locali che turisti, e si gode.

A Ginjinha – Lisbona

BineWagner

La più famosa è ‘A Ginjinha’ in Largo São Domingos, proprio accanto al Teatro Nazionale in Piazza Rossio. Fu fondata nel 1840 per vendere il primo esemplare della bevanda nel paese. Si attribuisce a un frate galiziano di nome Francisco Espinheira il merito di aver inventato la ginjinha e le attraenti bottiglie allineate qui portano ancora il suo nome.

Nelle strade adiacenti ne troverai altre due – perfette per un piccolo tour di confronto! L’attraente Ginjinha Sem Rival (Rua Portas de Santo Antão) è anch’essa del 1800. Ginjinha Rubi (Rua Barros Queirós), fondata nel 1831, ha un po’ più di spazio all’interno e alcuni fregi azulejo tradizionali che rappresentano il raccolto, la produzione e il godimento dei loro piatti. Il più moderno di tutti, Ginjinha do Carmo, si trova dall’altra parte del centro città, dove ha riportato in vita un vecchio stabilimento di ginja degli anni ’30 del XIX secolo, ben incastrato in fondo a una serie di gradini tipici di Lisbona.

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