Swipe left, swipe right-swipe up?
Tinder è riuscito a progettare un’app di incontri semplice ma divertente, incentrata su due gesti dello smartphone: scorri a sinistra sul profilo di una persona per passare, o scorri a destra per dire che sei interessato (due persone sono abbinate quando strisciano a destra sui rispettivi profili). Ma a partire da oggi (1 ottobre), l’azienda sta dando agli utenti un’altra opzione: strisciare verso l’alto per “super like.”
Questa nuova caratteristica, che viene rilasciata a livello globale, permetterà agli utenti di indicare un livello più alto di interesse – e potenzialmente tagliare il rumore dell’app di incontri. Gli utenti di Tinder saranno in grado di fare uno swipe up una volta al giorno; quelli che pagano per Tinder Plus (prezzi variabili a seconda della posizione e dell’età) ne avranno cinque ogni giorno. Se una persona ha ricevuto un “super mi piace”, vedrà una stella blu sul profilo della persona che ha fatto swipe up (vedi immagine a sinistra).
È diventata una strategia comune, soprattutto tra gli uomini, quella di strisciare a destra su ogni possibile candidato per aumentare le possibilità di trovare quello (o quelli) giusto. Nel 2014, il New York Magazine ha intervistato un uomo con uno dei profili di incontri online più desiderati della città, e ha rivelato che il segreto del suo successo su Tinder era strisciare a destra su ogni potenziale partner, una pratica che ha ammesso essere “disgustosa”. E ora che il segreto è stato scoperto, è solo diventato più diffuso – un problema per Tinder, che ha cercato di superare la sua reputazione di app per rimorchiare.
Un rappresentante non ha detto se questa era una motivazione per la nuova funzione “super like”, ma ha notato che è stata creata “per fornire funzionalità aggiuntive che i nostri utenti hanno chiesto.”
Dai primi test di Tinder in Australia, gli utenti hanno tre volte più probabilità di essere abbinati con qualcuno che “super like”. Le conversazioni iniziate con uno swipe verso l’alto durano il 70% più a lungo, “aumentando significativamente la probabilità di una reale interazione”, secondo l’azienda.
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