Dicembre 17, 2011JPEG

La struttura Richat della Mauritania ha catturato l’attenzione degli astronauti da quando la NASA ha mandato gli uomini in orbita intorno alla Terra. Questa caratteristica geologica circolare si pensa sia causata da una cupola sollevata – i geologi la classificherebbero come un’anticlinale a cupola – che è stata erosa per esporre gli strati di roccia originariamente piatti.

In questo tipo di struttura geologica, le rocce esposte nel centro del “bullseye” sono più vecchie delle rocce che formano gli anelli esterni. Questa struttura misura 45 chilometri (28 miglia) ed è composta da rocce ignee e sedimentarie. Ci sono diverse faglie visibili (in basso a sinistra) dove gli strati che una volta erano continui sono stati spostati a parte.

La maggior parte della Mauritania si trova nel deserto del Sahara, dove le condizioni climatiche secche e le siccità periodiche creano condizioni di vita difficili. Circa 3,7 milioni di persone vivono in Mauritania, anche se gran parte della popolazione vive lungo la sua costa atlantica, a circa 500 chilometri (300 miglia) dalla struttura Richat.

La fotografia dell’astronauta ISS030-E-12516 è stata acquisita il 17 dicembre 2011, con una fotocamera digitale Nikon D2Xs utilizzando un obiettivo da 400 millimetri ed è fornita dalla ISS Crew Earth Observations Facility e dalla Earth Science and Remote Sensing Unit, Johnson Space Center. L’immagine è stata scattata da un membro dell’equipaggio della Expedition 30. L’immagine è stata ritagliata e migliorata per migliorare il contrasto, e gli artefatti della lente sono stati rimossi. Il programma della Stazione Spaziale Internazionale sostiene il laboratorio come parte dell’ISS National Lab per aiutare gli astronauti a scattare immagini della Terra che saranno di grande valore per gli scienziati e il pubblico, e per rendere queste immagini liberamente disponibili su Internet. Altre immagini scattate da astronauti e cosmonauti possono essere visualizzate sul NASA/JSC Gateway to Astronaut Photography of Earth. Didascalia di Andrea Meado, Jacobs Technology, Contratto JETS alla NASA-JSC.

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