Le uova vengono diffuse nell’ambiente quando vengono rilasciate dalle feci degli individui infestati, che contengono le proglottidi terminali mature. La struttura delle uova è tale che possono sopravvivere anche in condizioni estreme come l’elevata secchezza, poiché sono dotate di una struttura cementante che le ricopre completamente e conserva l’embrione o l’oncosfera all’interno. Quando viene ingerito dall’ospite intermedio, il materiale di cementazione viene digerito nelle condizioni microambientali del tratto digestivo, e l’embrione viene rilasciato e diventa un’oncosfera. Successivamente, l’oncosfera migra attraverso la parete intestinale e raggiunge il sangue, o la linfa, e invade la muscolatura o il sistema nervoso centrale dell’ospite intermedio e lì si stabilisce e si sviluppa nello stadio larvale o intermedio chiamato cisticerco. Questa forma larvale è una vescicola grande fino a 5 cm e ospita lo scolice invaginato, che contiene la porzione cefalica armata necessaria alla tenia per attaccarsi all’intestino dell’ospite adulto, o definitivo. Poi, quando i cisticerchi vengono ingeriti dall’uomo, con carne di maiale cruda o poco cotta infestata da essi, lo scolice si evagina e si attacca all’intestino per mezzo del supporto fornito dalla sua doppia corona di uncini e dalle quattro ventose che lo formano. Poi, dopo circa tre mesi di attaccamento all’intestino, il parassita adulto, la cosiddetta tenia, si sviluppa e raggiunge la maturità. La tenia è un verme che ha la forma di un lungo peduncolo diviso in più segmenti che, una volta fertili, vengono gettati nella materia fecale degli individui infestati, completando così il ciclo di vita del parassita.
Ciclo biologico di Taenia.