Quanto in alto dobbiamo salire prima di poter dire di essere “nello spazio”? Rispondere “al di sopra dell’atmosfera” non è sufficiente, perché anche se l’atmosfera terrestre si assottiglia progressivamente con l’altitudine, tracce di essa si estendono oltre gli 800 km e si fondono lentamente con gli sciami di particelle intrappolate nel campo magnetico del nostro pianeta o che si diffondono dal Sole nel vento solare.
Secondo questa definizione, la Stazione Spaziale Internazionale, che orbita attualmente a circa 400 km, non sarebbe degna del suo nome. La ISS, come tutti i satelliti in orbita terrestre bassa, sente la piccola resistenza dell’atmosfera e deve aumentare la sua orbita di tanto in tanto se non vuole spiraleggiare verso il rientro e la distruzione – infatti un altro piccolo aumento è previsto per mercoledì.
La Fédération Aéronautique Internationale (FAI), fondata 107 anni fa e ampiamente riconosciuta come l’organo di governo per l’aeronautica, l’astronautica e le attività correlate, pone l’inizio dello spazio a 100 km. Questa è ora soprannominata la linea Kármán, dal nome di colui che calcolò che la portanza aerodinamica era impossibile a livelli superiori senza raggiungere la velocità orbitale. I viaggiatori che attraversano questa linea possono affermare di aver raggiunto lo spazio, che abbiano raggiunto o meno l’orbita, e si sono guadagnati le ali di astronauta o cosmonauta. D’altra parte, e nonostante sia un membro fondatore del FAI, gli Stati Uniti hanno preso una posizione contraria, assegnando le ali di astronauta a chiunque raggiunga 50 miglia o 80 km.
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