Relazione

Il Nepal contiene alcuni dei terreni di montagna più aspri e difficili del mondo. Circa il 75% del paese è coperto da montagne. Da sud a nord, il Nepal può essere diviso in quattro fasce fisiche principali, ognuna delle quali si estende da est a ovest attraverso il paese. Queste sono, in primo luogo, il Tarai, una terra bassa, piatta e fertile adiacente al confine con l’India; in secondo luogo, le colline boscose di Churia e la zona interna del Tarai, che si innalzano dalla pianura del Tarai fino all’aspra catena del Mahābhārat; in terzo luogo, la regione di media montagna tra la catena del Mahābhārat e la Grande Himalaya; e, in quarto luogo, la Grande Himalaya, che si innalza a più di 29.000 piedi (circa 8.850 metri).

Il Tarai forma l’estensione settentrionale della Pianura Gangetica e varia in larghezza da meno di 16 a più di 20 miglia, restringendosi notevolmente in diversi punti. Una cintura di 10 miglia di ricchi terreni agricoli si estende lungo la parte meridionale del Tarai; la sezione settentrionale, adiacente alle colline, è una regione paludosa in cui abbondano gli animali selvatici e la malaria è endemica.

La Churia Range, che è scarsamente popolata, si erge in scarpate quasi perpendicolari ad un’altitudine di oltre 4.000 piedi. Tra la Churia Range a sud e la Mahābhārat Range a nord, ci sono ampi bacini alti da 2.000 a 3.000 piedi, larghi circa 10 miglia e lunghi da 20 a 40 miglia; questi bacini sono spesso indicati come il Tarai interno. In molti luoghi sono stati ripuliti dalle foreste e dall’erba della savana per fornire legname e aree per la coltivazione.

Un complesso sistema di catene montuose, circa 50 miglia di larghezza e variabili in altezza da 8.000 a 14.000 piedi, si trovano tra la catena del Mahābhārat e il Grande Himalaya. Le creste della catena del Mahābhārat presentano una ripida scarpata verso sud e un pendio relativamente dolce verso nord. A nord della catena del Mahābhārat, che racchiude la valle di Kathmandu, si trovano le catene più alte dell’Himalaya interno (Piccolo Himalaya), che si innalzano verso vette perennemente innevate. Le valli di Kathmandu e del Pokharā che si trovano all’interno di questa regione di media montagna sono bacini piatti, un tempo coperti da laghi, che si sono formati dalla deposizione di materiale fluviale e fluvioglaciale portato giù da fiumi e ghiacciai dalle catene circostanti durante le quattro fasi glaciali e calde intermedie del Pleistocene Epoch (da circa 2.600.000 a 11.700 anni fa).

La Grande Catena dell’Himalaya, che varia in altezza da 14.000 a più di 29.000 piedi, contiene molte delle cime più alte del mondo – Everest, Kānchenjunga I, Lhotse I, Makālu I, Cho Oyu, Dhaulāgiri I, Manāslu I e Annapūrna I – tutte sopra i 26.400 piedi. Ad eccezione di insediamenti sparsi nelle valli di alta montagna, tutta questa zona è disabitata.

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