Di Steven Schwartz, archeologo della marina americana, in pensione

La storia della Lone Woman of San Nicolas Island, o Juana Maria, è ben nota grazie soprattutto al romanzo “Island of the Blue Dolphins” di Scott O’Dell. La sua versione della storia è così conosciuta e così pervasiva che tende ad oscurare la vera storia. Scott O’Dell fu uno dei primi praticanti della narrativa storica. O’Dell ha effettivamente fatto una discreta quantità di ricerche e racconta una versione ragionevole della storia dal punto di vista dei bambini; tuttavia, molto di ciò che ora sappiamo sulla storia di Juana Maria, è venuto alla luce dopo la pubblicazione de “L’isola dei delfini blu” e ci fornisce una contabilità molto più chiara della storia. Per il linguaggio odierno, L’isola dei delfini blu può essere caratterizzato come “ispirato ad una storia vera”.

La pubblicazione di “Original Accounts of the Lone Woman of San Nicolas Island” di Robert Heizer e Albert Elsasser, pubblicato appena un anno dopo il romanzo di O’Dell, riunisce per la prima volta tutti i resoconti di prima mano della storia conosciuti all’epoca. Tutti questi erano disponibili in precedenza, ma mettendoli insieme, Heizer ed Elsasser hanno reso queste informazioni disponibili ad un pubblico molto più ampio. L’altra fonte significativa di nuove informazioni proviene da una serie di articoli di Travis Hudson e Thomas Blackburn pubblicati negli anni ’70 e ’80, basati sulle informazioni raccolte da John P. Harrington all’inizio del secolo da vari informatori Chumash. Questi si concentravano principalmente sulla cultura materiale della Donna Solitaria, ma includevano anche alcune canzoni e varie altre chicche. Oltre a questi ci sono stati una varietà di articoli minori che sono apparsi in un’ampia varietà di riviste.

A partire dal 2000 circa una nuova ondata di ricerca storica ha iniziato ad espandere la nostra conoscenza e l’apprezzamento della vera storia. Molte nuove informazioni sono venute alla luce; documenti russi scoperti di recente aggiungono alla nostra comprensione delle circostanze dell’abbandono di Lone Woman, il tragico inizio della storia; ricerche d’archivio nei registri della chiesa e del censimento documentano la storia del resto della sua tribù rimossa nel 1835; e nuove ricerche storiche aggiungono alla nostra comprensione della sua vita a Santa Barbara, la tragica fine della storia. Anche nuove scoperte archeologiche che aggiungono dettagli sulla sua vita isolata sull’isola: la ricerca per trovare la grotta dove visse, e la sorprendente scoperta di un nascondiglio di manufatti che mostrano come visse e sopravvisse (tutti gli articoli recenti allegati). Questa nuova ondata di ricerca storica continua con una serie di nuovi progetti in corso.

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