Background: La corrente interferenziale (IFC) è una comune modalità elettroterapeutica usata per trattare il dolore. Anche se la IFC è ampiamente utilizzata, le informazioni disponibili riguardo alla sua efficacia clinica sono discutibili.
Scopo: Lo scopo di questa revisione sistematica e meta-analisi era di analizzare le informazioni disponibili sull’efficacia dell’IFC nella gestione del dolore muscoloscheletrico.
Fonti dei dati: Gli studi randomizzati controllati sono stati ottenuti attraverso una ricerca computerizzata dei database bibliografici (cioè, CINAHL, Cochrane Library, EMBASE, MEDLINE, PEDro, Scopus, e Web of Science) dal 1950 all’8 febbraio 2010.
Estrazione dei dati: Due revisori indipendenti hanno esaminato gli abstracts trovati nei database. La qualità metodologica è stata valutata utilizzando una compilazione di elementi inclusi in diverse scale relative alla ricerca sulla riabilitazione. La differenza media, con un intervallo di confidenza del 95%, è stata usata per quantificare l’effetto raggruppato. È stato eseguito un test chi-quadro per l’eterogeneità.
Sintesi dei dati: È stato trovato un totale di 2.235 articoli. Venti studi hanno soddisfatto i criteri di inclusione. Sette articoli hanno valutato l’uso dell’IFC sul dolore articolare; 9 articoli hanno valutato l’uso dell’IFC sul dolore muscolare; 3 articoli hanno valutato il suo uso sul dolore dei tessuti molli della spalla; e 1 articolo ha esaminato il suo uso sul dolore post-operatorio. Tre dei 20 studi sono stati considerati di alta qualità metodologica, 14 studi sono stati considerati di moderata qualità metodologica e 3 studi sono stati considerati di scarsa qualità metodologica. Quattordici studi sono stati inclusi nella meta-analisi.
Conclusione: La corrente interferenziale come supplemento ad un altro intervento sembra essere più efficace per ridurre il dolore di un trattamento di controllo alla dimissione e più efficace di un trattamento placebo al follow-up di 3 mesi. Tuttavia, non è noto se l’effetto analgesico dell’IFC sia superiore a quello degli interventi concomitanti. La corrente interferenziale da sola non era significativamente migliore del placebo o di altre terapie alla dimissione o al follow-up. I risultati devono essere considerati con cautela a causa del basso numero di studi che hanno utilizzato la IFC da sola. Inoltre, l’eterogeneità tra gli studi e le limitazioni metodologiche impediscono affermazioni conclusive sull’efficacia analgesica.