Se chiami la tua compagna principale, “baby”, “baby”, “tesoro”, o “il mio piccolo fetente”, c’è una buona probabilità che tu abbia un nome da compagnia per il tuo partner. Ma mentre state chiedendo a metà frase a “Monkey” (come chiamavo il mio ex partner), dove dovreste andare a cena, avete mai pensato al perché di questo? Perché diavolo stai chiamando una persona adulta “scimmia” o “bambino”? L’amore ci rende davvero così innamorati e sdolcinati? Più o meno.

Come dice a Bustle l’esperta di relazioni Dr. Wendy Walsh, una relazione può essere “un luogo molto dolce, infantile, intimo, quasi infantile”. In altre parole, quella vicinanza ci rende palle totali di poltiglia dove ci fa sentire a nostro agio per essere, beh, infantili. Il mio ex partner sembrava o si comportava in qualche modo come una scimmia? No. Ma quando nella mia mente e nel mio cuore era tanto caro quanto una scimmietta, quindi chiamarlo scimmia aveva senso per me. (Spesso lo abbreviavo anche in “scimmia”, cosa che immagino confondesse quando eravamo in pubblico.)

Ma tornando al termine “bambino”, la ricerca ha scoperto che c’è una ragione, e una ragione del tutto normale, per cui le coppie si chiamano “bambino”. Ecco sette di queste ragioni.

It Rolls Off The Tongue Nicely

Come ha scritto Jen Doll per The Cut, “parole come marito e moglie non sempre scorrono sulla lingua” e tendono a suonare un po’ troppo “establishment”. Lo stesso si può dire anche per le parole “fidanzato”, “fidanzata” o “partner”. “Baby” o “babe”, d’altra parte, semplicemente scorre. (So che lo stai provando proprio ora ad alta voce.)

Mostra Intimità

L’intimità apre praticamente le porte alle persone che espongono il loro vero io e si sentono completamente a loro agio nel farlo. Come dice il Dr. Walsh a Bustle, “il luogo più intimo, dove ci è permesso di essere il dolce bambino che è dentro di noi”. Aww, baby!

E’ un’estensione del linguaggio di coppia

Le coppie parlano un linguaggio tutto loro, come qualsiasi altro rapporto stretto. Detto questo, è logico che il nome di un animale domestico faccia parte di quel linguaggio e di quel modo di comunicare l’uno con l’altro che è unico in sé.

È tutta questione di biochimica

La ricerca ha scoperto che la biochimica delle nostre relazioni romantiche replica effettivamente il primo amore della nostra vita: Quello che abbiamo avuto con i nostri genitori. In entrambe le situazioni, la dopamina, l’ossitocina e la feniletilamina sono tutte in gioco e per questo gli adulti adulti nelle relazioni romantiche non solo si chiamano l’un l’altro “baby”, ma ritornano a ciò che è noto come “baby talk” nel modo di comunicare con il loro partner. Ora ha perfettamente senso che tu parli al tuo partner e alla tua nipotina di due anni nello stesso identico modo, vero?

È un segno di affetto

A meno che tu non sia Vince Vaughn in Swingers, c’è una buona probabilità che tu non vada in giro a chiamare tutti quelli che incontri, uomini o donne, amici o nemici, “baby”. Per questo motivo possiamo facilmente attribuire il termine a una forma di affetto che usi solo per il tuo “unico e solo”. A meno che, ovviamente, tu non sia io e siano le 3 del mattino, e io stia parlando con il ragazzo dietro il bancone della pizza.

It’s Part Of Pop Culture

Anche se il primo uso della parola “baby” in senso romantico risale al 1860, nel corso degli anni, l’uso in questo modo è aumentato. Insomma, basta pensare a tutte le canzoni che hanno “baby” nel titolo! E, come tutti sappiamo, siamo prodotti della nostra cultura, e sicuramente prodotti della nostra cultura pop, quindi usare la parola “baby”, per rivolgersi o comunicare con il nostro partner entra naturalmente nel nostro vocabolario.

intensifica l’attaccamento

L’amore cambia nel tempo da infatuazione ad attaccamento. Quando le persone usano un vezzeggiativo per il loro partner, stanno intensificando il loro attaccamento, perché si ritorna a quel linguaggio speciale tra coppie che li fa sentire come se fossero loro e tutti gli altri.

Immagini: Fotolia; Giphy (7)

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