L’emblema Volkswagen è diventato così riconoscibile nel corso degli anni che l’azienda è spesso indicata semplicemente dalle iniziali sul logo: VW. La Volkswagen Automobile Company – fondata a Wolfsburg, in Germania, nel maggio 1937 – è diventata uno dei principali produttori di auto del mondo ed è rimasta tale per quasi un secolo.
Ma da dove è nato esattamente il logo Volkswagen? E qual è la sua associazione con i nazisti?
Chi ha fatto l’emblema Volkswagen?
Prima dell’inizio della seconda guerra mondiale, Adolf Hitler ha avvicinato l’ingegnere austriaco Ferdinand Porsche a un salone dell’auto per creare un’automobile economica per la classe operaia. Negli anni successivi, Porsche fondò la società Volkswagen e iniziò a lavorare su una “macchina del popolo” (volks-wagen in tedesco).
Durante questo periodo, fu creato un emblema aziendale, ma l’origine ufficiale è sconosciuta. Esistono tre possibilità, la prima delle quali è la più sostenuta:
- Un concorso d’ufficio nel 1937 vinto dal dipendente Porsche Franz Xaver Reimspeiss, che vinse 50 o 100 Reichsmark per il disegno del logo scelto.
- Il disegnatore grafico Nikolai Borg creò l’emblema su commissione nel 1939 prima che apparisse al Salone dell’Auto di quell’anno, di cui contestò la proprietà in tribunale.
- L’artista tedesco Martin Freyer, che sostiene di aver vinto un concorso di design del 1938 per un logo simile.
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Il primo logo Volkswagen includeva le iconiche V e W, più un disegno radiale che molti paragonano a un ventilatore a piedistallo. |
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Le ali del logo furono rimosse prima dell’inizio della seconda guerra mondiale per un aspetto più conciso, lasciando il cerchio simile a un ingranaggio. |
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Quando i nazisti furono sconfitti e gli inglesi presero il controllo della compagnia, i colori bianco e nero furono invertiti e gli ingranaggi rimossi per rendere il logo meno simile alla bandiera nazista. |
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Poche modifiche avvennero fino al 2000, quando all’emblema fu dato un aspetto tridimensionale. |
Dal suo inizio, il logo Volkswagen è rimasto un pilastro dell’industria grafica per la sua semplicità, leggibilità e uso dello spazio negativo.
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