È una storia vecchia come il tempo. Cominci a fare il planking nel modo classico, e per un po’ ti basta. Ma dopo un paio di settimane, inizi a volere di più. Vedi nuovi ed eccitanti plank intorno a te e ti chiedi perché non puoi avere un pezzo di quell’azione.
Per fortuna, puoi, iniziando con l’invertire completamente il processo del plank. Costruire il plank inverso nel tuo regime di esercizi ti aiuterà a garantire che nessuno dei tuoi muscoli del core se la cavi con poco.
Benefici del plank inverso
Come tutte le variazioni del plank, il plank inverso è un modo eccellente per rafforzare il tuo core. È particolarmente buono per i muscoli della parte bassa della schiena, i tendini del ginocchio e i glutei, ma se sei adeguatamente sostenuto, anche gli addominali sentiranno il pizzico.
Se hai problemi alla parte bassa della schiena, un plank inverso eseguito correttamente potrebbe alleviare il dolore rafforzando i muscoli del core. Tuttavia, se non lo stai facendo bene e senti dolore alla schiena o al collo durante l’esercizio, inizia prima con una variazione più facile, come un normale plank.
Come fare il plank inverso
Inizia sedendoti sul pavimento con le gambe davanti a te. Metti le mani a terra con i palmi verso il basso appena dietro e fuori i fianchi. Poi spingi verso l’alto e solleva il tuo corpo fino a formare una linea dritta dalla testa ai piedi.
Mantieni le braccia e le gambe dritte e tieni gli addominali. Proprio come con ogni tipo di plank, non lasciatevi cadere. Se non riesci a mantenere la posizione per 30 secondi, prova a sostenerti sugli avambracci piuttosto che con le braccia dritte all’inizio. Un plank cedevole non è di alcun beneficio.
Variazione del plank inverso
Per coloro che vogliono aggiungere un po’ più di attività nel loro allenamento, si può facilmente passare dal plank inverso a una serie di ponti dritti. Coinvolge le stesse posizioni, ma invece di tenere il corpo in alto nella posa plank, si continua a spingere su e giù. Un paio di serie di 20-25 ponti e avrete di nuovo voglia di esercizio stazionario.