Venerdì 24 febbraio 2017

Ci conosceremo in cielo?

Andiamo al sodo con una risposta di una parola: Sì!

La risposta in due parole sarebbe: “Di sicuro!”

E la risposta in cinque parole sarebbe: “Puoi contarci!”

Ma essendo un lettore saggio e perspicace, vorrai più della parola di un pastore su questo. Vorrai vederlo nella tua Bibbia.

Perciò lasciami offrire sette Scritture che ho usato per aiutare le persone che si chiedono se saranno riunite con i loro cari credenti in cielo. Tutte queste puntano al fatto che ci conosceremo l’un l’altro nella resurrezione, e alcune di esse puntano al fatto che i credenti si conosceranno l’un l’altro subito dopo la morte.

Davide e suo figlio

Il re Davide aveva un figlio che morì nell’infanzia. Quando il bambino morì, Davide disse: “Andrò da lui” (2 Samuele 12:23).

Davide sapeva che avrebbe rivisto suo figlio alla presenza del Signore, e sapere che si sarebbe riunito al figlio che amava gli portò conforto nel suo lutto.

Abramo, Isacco e Giacobbe

Il nostro Signore disse che molti verranno da oriente e da occidente e si metteranno a tavola “con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli” (Matteo 8:11).

Abramo era il padre di Isacco e il nonno di Giacobbe, e in cielo gode della compagnia di suo figlio e di suo nipote, mentre Giacobbe gode della compagnia di suo padre e di suo nonno.

Gesù e i discepoli

Gesù disse ai suoi discepoli: “Non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò in modo nuovo nel regno del Padre mio con voi” (Matteo 26:29, enfasi mia).

Gli undici, che hanno condiviso l’ultima cena con Gesù sulla terra, mangeranno e berranno con lui in cielo. Pietro, Giacomo, Giovanni e gli altri saranno nominati e conosciuti in cielo così chiaramente come sono stati nominati e conosciuti sulla terra.

Mosè ed Elia

Quando la gloria di Gesù fu rivelata nella trasfigurazione, ci viene detto che “Mosè ed Elia apparvero loro, parlando con lui” (Matteo 17:3).

Questo è affascinante perché quando Mosè ed Elia apparvero, non avevano il corpo risorto. Erano anime rese visibili come gli angeli furono resi visibili ai pastori, e come le anime sotto l’altare furono rese visibili a Giovanni (Apocalisse 6:9). Sebbene stessero ancora aspettando di essere rivestiti del corpo di risurrezione, Mosè ed Elia erano conosciuti. Erano riconoscibili, ed erano in grado di impegnarsi in una conversazione. Questo ci dice molto sulla gioia consapevole della comunione che i credenti condividono subito dopo la morte alla presenza del Signore.

Le anime raccolte in cielo

Lo scrittore agli Ebrei parla degli “spiriti dei giusti resi perfetti”, cioè le anime dei credenti alla presenza di Gesù. Queste anime, ci dice, sono riunite “nell’assemblea dei primogeniti” (Ebrei 12:23). Proprio ora, in cielo, sono riuniti gli spiriti dei giusti resi perfetti. Riuniti significa comunità, e comunità significa relazione.

Paolo e i Tessalonicesi

Paolo rende chiaro che i credenti che amava sulla terra saranno la sua gioia in cielo. “Perché chi è la nostra speranza o gioia o corona di vanto alla presenza del Signore nostro Gesù alla sua venuta? Non siete voi?” (1 Tessalonicesi 2:19). Quando Paolo dice questo, anticipa chiaramente che le relazioni forgiate sulla terra continueranno in cielo.

Il ricongiungimento di persone care credenti

Quando Paolo scrive ai credenti che soffrono per la perdita di una persona cara, offre loro questo conforto: “Noi che siamo ancora vivi saremo presi insieme a loro nelle nuvole per incontrare il Signore nell’aria” (1 Tessalonicesi 4:17, enfasi mia).

“Loro” si riferisce alle persone care credenti che sono ora alla presenza del Signore. Una moglie che piange la perdita del suo marito credente ha il conforto di sapere che quando il Signore verrà, incontrerà di nuovo suo marito. Figli e figlie che piangono la perdita di un padre o di una madre credente possono trovare conforto nella prospettiva di questa felice riunione quando saremo riuniti con coloro che ci hanno preceduto alla presenza del Signore.

Questo è più che sufficiente per risolvere la questione per me, e spero che lo sia anche per voi. I cristiani che si conoscono e si amano sulla terra si conosceranno e si ameranno in cielo.

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