Cosa sai del trealosio?

Il trealosio è uno zucchero naturale, presente in alcuni animali e piante. La molecola del trealosio, nota per le sue proprietà protettive, lubrificanti e idratanti, è uno zucchero naturale con proprietà stabilizzanti e protettive della membrana, che impedisce la denaturazione delle proteine e la degradazione dei lipidi. In questo articolo, scopri tutto quello che c’è da sapere sul trealosio, la sua definizione, le proprietà e gli usi.

Che cos’è il trealosio?

Il trealosio è uno zucchero naturale presente in molti organismi viventi come piante, funghi, batteri e invertebrati. È formato da due molecole di glucosio legate insieme. Nella terminologia scientifica si parla di disaccaride.

E’ prodotto da alcuni organismi per combattere situazioni di stress o condizioni estreme come il caldo, il freddo, l’ossidazione o la disidratazione. Conserva l’integrità cellulare degli organismi. Grazie alle sue eccezionali proprietà, il trealosio ha molto da offrire in termini di benefici per la salute.

Un esempio naturale di trealosio: la Rosa di Gerico

La Rosa di Gerico, conosciuta anche come “pianta della resurrezione”, è una pianta rivitalizzante e un perfetto esempio delle proprietà benefiche del trealosio. La presenza di trealosio conferisce a questa pianta la capacità di sopportare lunghi periodi di essiccazione, che possono durare diversi anni, e dai quali può rinascere molto rapidamente. Può sopravvivere all’essiccazione quasi totale senza alcun danno, poiché il trealosio sospende temporaneamente tutte le attività vitali della pianta.Il trealosio è un bioprotettore naturale molto prezioso, che può sostenere la vita in certi organismi.

Quali sono le proprietà del trealosio?

Le proprietà del trealosio sono molteplici. Influisce sugli organismi in diversi modi:

– Agisce come un regolatore che controlla la pressione osmotica, regolando la concentrazione di sale nei fluidi biologici (sangue, urina, ecc.).

– È anche noto per essere uno stabilizzatore di proteine, impedendo la loro denaturazione e aggregazione causata da situazioni di stress in condizioni estreme.

– Il trealosio mantiene l’equilibrio di certi componenti della membrana cellulare chiamati fosfolipidi.

– Viene prodotto durante un processo conosciuto come anidrobiosi, dove viene indotto uno stato dormiente che permette la sopravvivenza durante la disidratazione estrema. Questo meccanismo di difesa è stato osservato in alcuni organismi viventi, come la Rosa di Gerico (vedi sopra) o le piante di cactus.

– Il trealosio possiede anche alcune proprietà antiossidanti.

Questo è il motivo per cui viene sfruttato in diversi settori tra cui l’industria farmaceutica, l’industria alimentare e l’industria cosmetica.

La Rosa di Gerico, che si ravviva grazie al trealosio, non è l’unico organismo a beneficiare dei suoi poteri sorprendenti. Anche i tardigradi (conosciuti anche come orsi acquatici) sopravvivono in condizioni estreme, grazie al trealosio, che sostituisce l’acqua nelle loro cellule.

Gli usi del trealosio in oftalmologia

Come risultato di tutte queste proprietà benefiche, l’uso del trealosio in oftalmologia è stato ampiamente studiato, rendendolo una molecola importante in questo settore. Infatti, se la ritenzione idrica è associata agli zuccheri nel metabolismo vegetale, gli zuccheri sono fondamentali anche nella fisiologia della superficie oculare (1).

Proprietà oftalmiche del trealosio

Il trealosio è noto per le sue proprietà lubrificanti, idratanti e protettive.

Ha un’azione protettiva e stabilizzante sulle membrane cellulari, impedendo la denaturazione delle proteine e la degradazione dei lipidi. È anche noto per le sue qualità curative e la sua azione antiossidante.
Studi in vitro hanno dimostrato che le cellule della cornea (involucro esterno dell’occhio), poste in un ambiente altamente concentrato (iperosmotico), erano più resistenti se trattate con una soluzione di trealosio(2).
Altri studi in vivo condotti su animali che presentavano sintomi di occhio secco hanno dimostrato che l’instillazione di prodotti oftalmici contenenti trealosio era in grado di ripristinare l’integrità della superficie oculare, oltre a diminuire l’infiammazione. Il trealosio riduce anche la produzione di radicali liberi (molecole dannose per la salute)(3)(4)(5). Di conseguenza, il trealosio protegge la cornea.

La storia del trealosio

I prodotti oftalmici contenenti trealosio hanno iniziato ad essere utilizzati nei primi anni 2000. Matsuo et al. hanno dimostrato per la prima volta che le soluzioni di trealosio hanno ottenuto risultati migliori rispetto al siero fisiologico nel trattamento di pazienti con sindrome dell’occhio secco da moderata a grave.

Nei casi di sindrome dell’occhio secco, il trealosio mantiene un film lacrimale normale in termini di qualità e quantità.

Come trattare la sindrome dell’occhio secco?

Théaloz Duo ® è un collirio oftalmico a base di trealosio utilizzato nei casi di sindrome dell’occhio secco da moderata a grave. Théa associa il trealosio all’acido ialuronico (polisaccaridi naturalmente presenti nell’occhio), combinando così gli effetti di idratazione e lubrificazione. Non contiene conservanti e può essere usato dai portatori di lenti a contatto. La dose è una goccia in ogni occhio, da quattro a sei volte al giorno.

(1) Meccanismo d’azione Opuscolo Théalose

(2) Matsuo T. Il trealosio protegge le cellule epiteliali corneali dalla morte per essiccamento. The British Journal of Ophthalmology 2001; 5: 610-2.

(3) Cejkova J, Ardan T, Cejka C, et al. Effetti favorevoli del trealosio sullo sviluppo dello squilibrio antiossidante/pro-ossidante mediato dai raggi UVB nell’epitelio corneale, sull’induzione di citochine proinfiammatorie e metalloproteinasi di matrice e sull’espressione della proteina 70 dello shock termico. Graefes Arch Clinical Exp Ophthalmol 2011; 8: 1185-94.

(4) Li J, Roubeix C, Wang Y, et al. Efficacia terapeutica del trealosio collirio per il trattamento dell’occhio secco murino indotto da un sistema ambientale intelligentemente controllato. Molecular Vision 2012; 18: 317-29.

(5) Cejkova J, Cejka C, Luyckx J. Il trattamento con trealosio accelera la guarigione delle cornee irradiate da UVB. Studi immunoistochimici comparativi su sezioni di criostato corneale e citologia dell’impronta corneale. Istologia e Istopatologia 2012; 8: 1029-40.

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